Museo/Monumento

Torre campanaria

Descrizione
La Pieve di Casale di Scodosia estendeva la sua giurisdizione sulla chiesa di S. Gallo di Urbana e sulla “Schola Sacerdotum” di S. Salvaro, su Altaura e su S. Margherita. La sua fondazione sembra risalire al X secolo, mentre si sa che nel XII secolo essa tiene fra le sue mura il fonte battesimale. Alla fine del ‘400 il vescovo Barozzi visita la “Plepem archipresbiteralem Sancte Marie de Casali”, “la chiesa era allora larga circa 9 metri, lunga 17,50 e alta fino alle travature altri 9 metri, aveva tre navate divise da pilastri che reggevano ampi archi e la navata centrale finiva a oriente con un’abside e un muretto di mattoni divideva il tempio per i maschi e le femmine. Nella navata di destra era, nella parete esterna, un’altra abside più piccola mentre su quella di sinistra s’apriva la sacrestia che occupava il posto di un’altra absidiola. Il tetto era composto di capriate in legno e l’intonaco era in alcune pari dipinto. A occidente poi era la facciata con una porta sormontata da un rosone “oculus unus”. Dell’edificio originario è oggi visbile solo l’antica torre campanaria di linee medioevali, risalente con ogni probabilità al X-XI secolo, tutta in mattoni e con le bifore della cella divise da colonnine, di cui solo una è originale, rimasta intatta, col suo capitello a “pulvino”.

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